Aprile 2000


 

VENERDI' 07/04/2000 alle ore 21

presso la SALA RIUNIONI

DELL’ORATORIO MASCHILE di Arcore

(cortile interno)

PREMIAZIONE CAMPIONATI SOCIALI ED ARCORESI DI SCI 2000

 

- PREMI A TUTTI I PARTECIPANTI

- PROIEZIONE GARE SU VIDEO

- RINFRESCO PER TUTTI

- E... PIACEVOLE SORPRESA!

 


LE NOSTRE PROSSIME GITE

E’ arrivata la primavera, abbandonati gli sci è il momento di preparare lo zaino e gli scarponi perché anche quest’anno il programma del CEA continua con le:

GITE ESTIVE 2000

30/04 - BERGAM0 - CANTO ALTO (m.1146)

Itinerario facile e molto panoramico. Partenza da Monte Rosso (Stadio) seguendo l’itinerario n° 533; si passa per località "Ca’ del Latte" (m. 698), Forcella del Sorriso (m.760).

Dislivello: 900 m. Tempo di salita: 3- 3,30 ore. Difficoltà: facile.

Equipaggiamento: da media montagna Trasporto: pullman.

14/05 - RIF. MENAGGIO (m.1400) - M. GRONA (m.1736)

Bello e non troppo faticoso itinerario primaverile con ampia vista sui 2 rami del lago di Como per buona parte del percorso. Da Menaggio si sale in breve, col mezzo, a Plesio (m. 600), poi a Breglia (m. 749).

Per un itinerario ben contrassegnato, si raggiunge il Rif. Menaggio (grandioso panorama del lago e delle montagne che lo sovrastano). Da qui si prosegue per il monte Grona.

Dislivello: 650 m. per il rifugio; 1000 m. circa per il M. Grona.

Tempo di salita: 2 ore per il rifugio; 3 ore per il M. Grona.

Difficoltà: facile. Equipaggiamento: da media montagna. Trasporto: mezzo proprio o pullman.

28/05 - RIVIERA DI LEVANTE- DA BONASSOLA A MONTEROSSO

Itinerario della riviera di levante che, con una lunghezza di 11 km e un dislivello di 580 m , percorre tratti di massima bellezza di tutta la riviera. L’altezza massima è di 325 m presso i ruderi di S. Antonio, sopra Punta Mesco.

Tempo di percorrenza totale: circa 4 ore. Difficoltà: facile. Equipaggiamento: scarponcini per l’escursione e costume per il bagno. Trasporto: pullman.

11/06 - PIZZO BACIAMORTI (m.2009)

Tradizionale gita in Val Taleggio sulla cima dove è posta la Madonnina del C.E.A.; festa a mezzogiorno alla baita Cabretondo con rinfresco, grigliata e taleggio offerti dal C.E.A. Tutti i soci sono caldamente invitati a parteciparvi.

Dislivello: 700 m. Tempo di salita: 2,30 ore. Difficoltà: facile.

Equipaggiamento: da media montagna. Trasporto: mezzo proprio.

24-25/06 - GRANTA PAREI (m.3387) o PUNTA GALISIA (m. 3346)

Salita di 2 giorni in alta Val di Rhems, su una delle diverse cime che fanno da corona ai ghiacciai di una delle più belle e caratteristiche valli laterali della Val d’Aosta.

Primo giorno: trasferimento in macchina a Rhems Notre Dame (m.1723); salita al rif. Benevolo (m.2285) in 2 ore circa, dove si pernotta.

Secondo giorno: salita di una delle 2 cime in 4 ore circa.

Dislivello: 550 m. il primo giorno; 1060-1100 m. il secondo giorno.

Difficoltà: elementare fino al rifugio; alpinistica per la cima.

Equipaggiamento: da media montagna fino al rifugio; da alta montagna per la cima (corda, piccozza, ramponi). Sacco lenzuolo e pila per il pernottamento in rifugio. Trasporto: mezzo proprio.

16-22/07 - ORTLES o VAL FORMAZZA

Settimana escursionistico-alpinistica lungo uno di questi 2 itinerari di ampio respiro, con lunghi tratti oltre i 3000 m. e su ghiaccio.

Partenza: domenica 16/07 mattino. Rientro: venerdì o sabato 22/07 verso sera.

Tempi medi giornalieri di spostamento: 5-8 ore. Difficoltà: per alpinisti esperti e ben allenati.

Equipaggiamento: da alta montagna (corda, piccozza, ramponi). Sacco lenzuolo e pila per il pernottamento nei rifugi. Indumenti di cambio per una settimana. Trasporto: mezzo proprio.

8-9-10/09 - LE ODLE (Dolomiti)

Due giorni e mezzo in uno dei più caratteristici gruppi delle Dolomiti, posto a Nord del Gruppo del Sella, tra le valli Gardena, Funes, Badia. La gita prevede itinerari escursionistici per tutti e ferrate per i più esperti.

Partenza: venerdì dopo pranzo con arrivo a Zannes in Val di Funes; poi in 2 ore, per comodo itinerario si giunge al rif. Genova dove si pernotta anche il giorno successivo.

Rientro: domenica tardo pomeriggio.

Tempi di percorrenza: dipende dagli itinerari scelti. Difficoltà: escursionistica; alpinistica per le ferrate.

Equipaggiamento: da media montagna. Per ferrate: idoneo per questi itinerari. Sacco lenzuolo e pila per i pernottamenti in rifugio. Trasporto: mezzo proprio.

24/09 - VAL DEL FORNO - RIF. FORNO (m. 2574)

Itinerario in territorio svizzero che, dal passo del Maloia (m. 1815), si incunea verso sud-est nella Valle del Forno, inizialmente tortuosa e poi aperta con ampia visione sul ghiacciaio omonimo, cui fanno corona le cime che confinano con la Val Masino. Dal rifugio, per il passo del Forno (m. 2775), valico per la Val Malenco e il passo del Muretto (m. 2562), si può tornare al passo del Maloia.

Dislivello: 750 m. fino al rifugio; altri 370 m. per il passo del Forno e ritorno per il passo del Muretto.

Tempi di salita: per il rifugio 2,5 ore.

Tempi di discesa: dal rifugio 2 ore. Per i passi Forno e Muretto 3,5 ore.

Difficoltà: elementare fino al rifugio; più impegnativo il ritorno per i passi Forno e Muretto.

Equipaggiamento: da media montagna. Trasporto: mezzo proprio o pullman.

15/10 - PRANZO SOCIALE

Gita accessibile a tutti che chiude la stagione estiva con annuale pranzo sociale.

Località: da definire. Difficoltà: dipende dalla capacità dei singoli a tavola.

Trasporto: pullman.

 

Raccomandazioni:

Nel percorrere i sentieri di montagna, soprattutto se esposti o impervi, occorre la massima prudenza; utilizzare sempre calzature che fascino bene il piede fin sopra le caviglie e con suola scolpita antisdrucciolo, anche sul bagnato.

Per affrontare una gita in montagna, anche se il percorso non presenta difficoltà, è indispensabile una preparazione fisica adeguata alla lunghezza, al dislivello e alla quota da raggiungere.

In montagna il tempo cambia rapidamente, per questo occorre essere sempre adeguatamente attrezzati, con nello zaino capi di abbigliamento che permettano di affrontare cali repentini di temperatura o pioggia improvvisa.

BUON DIVERTIMENTO!!!


I SOCI RACCONTANO....

 

IO E LUNA ROSSA (Ovvero cronaca del tutto personale della gara di sci all’Alpe Motta vissuta e raccontata da un appassionato di vela e di sci)

Domenica 20 febbraio 2000 mi aspetta la mia prima gara di sci con il gruppo CEA, con il grande obiettivo di portare a casa una Coppa. Mi alzo prestissimo, accendo subito la radio ed apprendo che Luna Rossa, pensiero fisso mio e di gran parte degli italiani, è stata sconfitta pesantemente nella sua prima gara con Black Magic per l’aggiudicazione della Coppa America. Notizia non bella e poco incoraggiante. Ma il mio pensiero torna immediatamente alla mia gara di sci e corro a prendere il pullman che mi condurrà a Madesimo. Percorriamo quel manzoniano ramo del Lago di Como, che ancor oggi volge a mezzogiorno, mentre una splendida luna piena sorridente, beffarda ed un poco pallida fa da corona alle cime dei monti che contornano l’altra sponda del lago. Con il pullman affrontiamo le curve della strada che porta a Campodolcino e l’autista procura due bei momenti di brivido a tutti noi che siamo a bordo, in occasione di due virate tra i vari tornanti, a causa di una marcia a dir poco evanescente, come la luna che pian pianino si dilegua con l’avanzare di un ancor timido sole. Dopo aver affrontato, con un lombricone rampante chiamato funicolare, il dislivello tra Campodolcino e l’Alpe Motta, mi trovo di fronte alla pista teatro della sfida.

Il vento è ideale per una regata, un po’meno per una gara di sci ma non mi scoraggio, mi metto il pettorale con numero e sponsor, aggiungo due nodi e affronto la linea di partenza. Parto con il vento in poppa, infilo la prima porta rossa e, dopo una grande virata sulla prima boa (pardon, sulla prima porta azzurra), proseguo al traverso verso la seconda porta rossa alla considerevole velocità di un nodo al secondo ma qui, a causa del forte vento che tutto travolge, cede una delle asole che tengono il pettorale, il quale comincia a sventolare come uno spinnaker impazzito. Noi uomini di mare non ci scoraggiamo per queste piccole cose e, con tutta la mia stazza inclinata verso la terza porta rossa, accosto con prepotenza e mi prendo tra capa e collo una randata (pardon, una randellata) con il paletto di dritta e dopo una precisa virata mi scateno, vento in poppa, verso la meta finale. Intraprendo tra i flutti minacciosi (pardon, tra le folate di neve sollevate dal vento), la penultima virata sulla porta rossa che immette nella dirittura di arrivo e mi incaglio sul flesso di un’onda (pardon, di una cunetta), ma con abile manovra evito lo stallo e vado alla deriva verso lo striscione di arrivo tra uno scarroccio ed un rollio, senza però strambare e salvando il tangone, al quale tengo molto. Sfuma così definitivamente la mia prima vittoria in Coppa CEA. Peccato, tra skipper e skiman in fondo la differenza fonetica è minima, ma la conclusione è sicuramente la stessa: se non c’è la Luna giusta i risultati non arrivano anche se, ed è ciò che infine conta, il divertimento e l’entusiasmo per la competizione sportiva restano sempre appassionati.

Complimenti e congratulazioni a chi ha vinto!

Ezio Colombo


AVVENTURA SELLARONDA

L’appuntamento più entusiasmante della stagione invernale? Sicuramente il giro in alta quota sulle nevi delle Dolomiti. Per il secondo anno consecutivo ho partecipato al giro del Sella con il CEA e devo dire che anche quest'anno le aspettative non sono state affatto deluse: un’esperienza davvero elettrizzante. Questa volta poi abbiamo avuto un alleato in più, il sole, che ci ha accompagnati durante tutti i due giorni trascorsi sulle piste da sci.

La nostra avventura comincia il venerdì pomeriggio quando, caricati gli sci sul pullman, salutiamo Arcore alla volta di Moena dove giungiamo in serata.

Sabato mattina, di buon'ora, lasciamo l'albergo in direzione Canazei dove, sci ai piedi, (finalmente!) "attacchiamo" le piste. Il panorama dolomitico intorno è veramente stupendo e, unito alla simpatia di tutta la compagnia, eleva l'entusiasmo di tutti.

La neve sulle cime, a differenza dell'anno passato, si fa desiderare ma già dalla prima discesa al Belvedere apprezziamo l'efficace lavoro dei gatti nel preparare le piste.

Noi discesisti, divisi in gruppi più o meno numerosi (qualcuno preferisce compiere la sua avventura in solitaria!) seguiamo il nostro itinerario intorno al massiccio del Sella in senso orario e, da Canazei in poi, i cartelli di colore arancione diventano il nostro principale punto di riferimento.

Non poche sono le divagazioni dall'itinerario prefissato, tanta è la voglia di provare le piste percorse dai grandi campioni o comunque semplicemente quelle "da fare"!

Stanchi ma soddisfatti di una intera giornata trascorsa en plein air, rientriamo in albergo dove una ricca cena (a base di appetitoso cosciotto!) ci attende; la giornata si conclude in allegra compagnia all'enoteca di Moena.

Domenica partenza per il comprensorio sciistico di Predazzo-Pampeago-Obereggen dove ha inizio un'altra magnifica giornata di sole. La mia prima volta su queste discese e devo dire che è un posto davvero magnifico, a ridosso dell'imponente gruppo del Latemar.

Sciamo quasi ininterrottamente fino alle quattro del pomeriggio su piste ben innevate e dopo una merenda a base di strudel ci riuniamo al gruppo dei fondisti e riprendiamo la strada di casa.

Con il viaggio di ritorno si è conclusa la nostra avventura al Sellaronda e, in attesa del giro del prossimo anno, rimane la nostalgia per il paradiso che abbiamo lasciato sullo specchietto retrovisore del pullman confortata però dalla promessa che tutti hanno fatto in cuor loro: alla prossima!

Micol Raineri


VOCI DALLA GINNASTICA PRESCIISTICA

Siamo da oltre 25 anni soci C.A.I., amanti e frequentatori della montagna; dallo scorso anno siamo diventati anche soci CEA, dove abbiamo già amici e conoscenti.

Tra le varie attività proposte dal gruppo, abbiamo frequentato il corso di ginnastica presciistica, che purtroppo è giunto al termine. In questo anno, vista l’esperienza positiva precedente, abbiamo pensato di proporre al nostro amico Gabriele di partecipare con noi al corso. La sua risposta è stata entusiasta, soprattutto per l’idea di conoscere nuove persone, un po’ meno per la fatica.

Gabriele è stato accolto con simpatia da tutte le persone del gruppo, nonostante il suo carattere a volte insistente. Per ringraziare tutti quelli che ha conosciuto e gli hanno dato la possibilità di fare questa esperienza, che spera di continuare anche in futuro, ha espresso personalmente con queste semplici parole cosa ha significato per lui....

(Anna ed Emilio)


LETTERA DA UN SOCIO

Sig. Presidente,

E’ doveroso un mio ringraziamento al CEA, in particolare al gruppo "più o meno" anziani, per la festa organizzata in occasione del mio 87° compleanno.

In modo particolare ho apprezzato la spontaneità, la cordialità e la gentilezza di tutti gli amici nonché il magnifico regalo e le toccanti espressioni del caro Tonino Sala.

Di nuovo grazie e tanti auguri per la magnifica Società CEA.

Rinaldo Tagliabue


 

E ora le notizie e le informazioni dal CEA:

 

CORO CEA

E' ormai ben avviato il mitico coro CEA, sotto la guida del maestro LucianoCastoldi. Ci si ritrova abitualmente il lunedi sera alle ore 21:00 presso la sede. Se vuoi partecipare sei sempre in tempo, coraggio!!!

 

"CAMMINIAMO INSIEME" 7 Maggio 2000

Dopo il buon esito delle scorse edizioni, grazie ai numerosi partecipanti (molti del CEA) ed alla solidarieta' concreta a favore del Comitato Maria Letizia Verga, alcune Associazioni di Arcore (tra le quali il CEA), organizzano: per sabato 6/5 uno spettacolo teatrale della Compagnia di Vercurago tratto dal film "Il re leone", adatto per grandi e bambini; per domenica 7/5 la ormai consueta giornata che vedra' alla mattina una piacevole camminata tra le ville signorili e le cascine di Arcore, al pomeriggio spettacoli vari e divertimento assicurato, soprattutto per i piu' piccoli. Per tutta la domenica saranno presenti gli stands delle associazioni. Ancora una volta il CEA si unisce a questo momento di solidarieta', rinunciando volentieri ad una domenica tra le alte vette, per dare il proprio contributo per una nobile causa. A questo proposito invita tutti i soci a partecipare alla manifestazione. Coloro che volessero offrire il proprio aiuto nella preparazione o durante la giornata stessa saranno bene accetti.

 

PIZZA DI FINE STAGIONE

Come gli altri anni, con la scusa di gustarci una pizza e di festeggiare la fine della stagione sciistica 1999/2000, ci troviamo (sciatori e non) per stare in compagnia. La data orientativa e' il 15/4/2000. E' necessario dare l'adesione in sede per avere il numero esatto dei partecipanti.

 

INOLTRE...

NAVIGA CON IL C.E.A. SU INTERNET

al sito:

http:/space.tin.it./io/gabrioga/cea/

 


IN SEDE SONO DISPONIBILI LE MAGLIETTE CON IL SIMBOLO DEL C.E.A., I PILE, I PORTA SKIPASS E GLI STEMMI IN STOFFA DA APPLICARE SU MAGLIETTE, GIACCHE E ZAINI.


IL NUMERO DI TELEFONO DEL C.E.A. E' LO 039-6012956 - CELLULARE 0347/9471002

LA SEDE E' APERTA IL MARTEDI' ED IL VENERDI' DALLE ORE 21 ALLE ORE 22,30


ANNO 2000 - APRILE - N. 140

REDAZIONE: Ornella, Paola - Collaboratori: Consiglieri, soci e Presidente.


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