Settembre 2002 - 2a edizione


ASSEMBLEA GENERALE

Venerdì  11/10/2002

Ore 21 ad Arcore presso l’Aula Magna

della SCUOLA MEDIA

con tombolata, diapositive, elezione del nuovo consiglio C.E.A. e… rinfresco.

 

CANDIDATI 2002/2003

          1-  VITALI GIANPIETRO                              11-  CEREDA ELIO

          2-  BERETTA MARIO                                    12-  TERUZZI ROSARIA

          3-  FERRARIO GIANCARLO                        13-  GRANDI DAVIDE

          4-  GALLIANI VITTORIO                              14-  MISSAGLIA ROSANGELA

          5-  MALACRIDA GIORGIO                           15-  MOLINARI FILIPPO

          6-  PEREGO ORNELLA                                 16-  CITTERIO FEDERICO

          7-  TERUZZI MATTEO                                  17-  COLOMBO LUISA

          8-  BRAMBILLA EMILIO                              18-  VILLA FABRIZIO

          9-  TERUZZI PAOLA                                      19-  NOSTRINI ENZO

          10- BERETTA  ELVIO                                   

  

Tutte le persone che si vogliono impegnare nelle attività sono bene accette e si possono anche candidare per il consiglio C.E.A..  Si possono votare  un massimo di 10 candidati e se non puoi essere presente all’assemblea puoi imbucare i tuoi voti nella cassetta postale fuori dalla sede.


20/10/02 – PRANZO  SOCIALE 

Quest’anno il pranzo sociale si terrà in un agriturismo a S. Benedetto Po (Mn) e sarà preceduto da una gradevole visita guidata, facoltativa, al Palazzo Ducale di Mantova. 
Sarà possibile accedere alla famosa “Camera degli sposi” e ad una sezione della “Celeste Galeria”. Il viaggio è previsto in pullman, con partenza alle ore 7,30. Le iscrizioni si ricevono fino al 15/10/02. Il costo del viaggio e del pranzo è di 34 euro.





1962 – 2002 : Il C.E.A. compie 40 anni

 LE  CONCLUSIONI  DEL  NOSTRO  PRESIDENTE

Con la manifestazione di sabato 21 settembre con il coro de “I Crodaioli” si sono conclusi i festeggiamenti per i quarant’anni di attività del  C. E. A  iniziati in ottobre 2001 con le tre serate a cui hanno partecipato gli alpinisti Eric Svab, Anne Picard ed Oreste Forno.

Se solo avessi avuto l’idea di quello che avremmo fatto quest’anno non avrei scommesso un centesimo che saremmo riusciti a portare a termine tutte le attività nelle quali ci siamo impegnati.

È stato un anno particolarmente intenso di iniziative, concentrate soprattutto da maggio a settembre, dove abbiamo dovuto ripetere la “Camminiamo insieme”, e soprattutto in settembre, nel giro di due settimane abbiamo allestito la mostra fotografica, abbiamo gestito con gli alpini il bar della fiera ed abbiamo preparato la serata con “I Crodaioli”.  Tutto questo senza contare le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare per avere una sala adeguata per poterli ospitare, ma alla fine  devo dire che tutto è andato alla perfezione e siamo stati premiati da una grande affluenza di pubblico.

Abbiamo fatto un salto di qualità anche con le gite estive dove il numero di partecipanti è in continuo aumento e soprattutto per le mete che abbiamo raggiunto con così tante persone che hanno potuto superare i quattromila metri di altitudine e con la settimana di trekking dove siamo saliti sulla cima del Monte Bianco: un plauso particolare va Federico che è arrivato in vetta al Kilimangiaro, portando a quasi 6000 metri lo striscione CEA dei 40 anni di montagna.

Tutto questo è stato possibile grazie ad un gruppo che non si è mai tirato indietro di fronte agli impegni presi, magari rinunciando a qualcosa, ma alla fine spero sia stato ripagato dai risultati che abbiamo raggiunto.

Giancarlo Ferrario


“CRODAIOLI A VIMERCATE: ECCO I PERCHE’”

 

Con la presente vorrei spiegare ai nostri soci ed ai cittadini arcoresi le ragioni che hanno costretto il Cea a spostare a Vimercate il concerto del gruppo “I Crodaioli”, organizzato nell’ambito delle celebrazioni per il 40º anno di attività del Club. Circa un anno fa, per solennizzare l’anniversario, il consiglio contattò uno dei migliori cori italiani per una serata da inserire nel calendario del “Settembre arcorese”. Il luogo ideale per ospitarla sarebbe stato il Cinema Teatro Nuovo, sia come capienza, sia come acustica e soprattutto per la funzione sociale che questo luogo dovrebbe svolgere. Purtroppo il gestore ce ne ha negato a più riprese la disponibilità, incurante del fatto che ci saremmo presi in carico tutti gli oneri che ne sarebbero derivati.

Visto il repertorio del gruppo (canti legati alla fede, alla fatica quotidiana, all’impegno sociale) abbiamo allora pensato alla chiesa di S. Eustorgio, ma per varie ragioni anche questa soluzione si è rivelata impraticabile. In ultimo ci siamo rivolti al cinema Apollo, ma qui sono sorti problemi di carattere tecnico: il locale è chiuso da tempo e i costi per l’allacciamento elettrico e la pulizia sarebbero stati troppo onerosi per le nostre casse. Con grande rammarico abbiamo allora dovuto spostarci a Vimercate, dove abbiamo trovato una sede comoda da raggiungere e consona ad ospitare la nostra manifestazione, che si è tenuta Sabato 21 settembre alle ore 21 al Centro Omnicomprensivo (il Sabato era per noi un giorno obbligato, perché in settimana i componenti del coro lavorano e avrebbero fatto fatica a raggiungere Arcore da Vicenza).

Ringraziamo l’amministrazione comunale e il sindaco che si sono prodigati ad aiutarci, ma prendiamo anche atto della scarsa sensibilità di chi  avrebbe potuto ospitarci.

Giancarlo Ferrario

  

I  RINGRAZIAMENTI  DE  “I  CRODAIOLI  DI   BEPI  DE  MARZI”

Gentilissimo Signor Ferrario,

Siamo tornati a casa con la felicità nel cuore. La vostra ospitalità è stata squisita e ve ne siamo riconoscenti. Cantare da voi è stato davvero emozionante. Ed il pubblico, grazie anche alla vostra organizzazione, ha dimostrato di capire il nostro pensiero.

Con la speranza di potere un giorno tornare a cantare con voi e per voi, magari ad Arcore, Le rinnovo i nostri più sinceri auguri per il 40º anno di attività, con la preghiera di estenderli a tutti i componenti del Club Escursionisti Arcoresi.   

Francesco Spagnolo


IL NOSTRO PRIMO 4000 … ANZI 4165 !!!

13 Luglio.

Dopo numerosi week-end di preparazione eccoci finalmente di fronte alla grande prova: 13 e 14 Luglio spedizione al Breithorn.

Come al solito, ritrovo di buon mattino nei pressi della stazione. Grande assortimento: esperti e principianti alpinisti, coraggiosi e temerari escursionisti e, da non sottovalutare, le agguerrite “cozze” (soprannome CEA per identificare il gruppo di noi donne).

Raggiunta Cervinia mt. 2020 inizia la selezione. Il gruppetto dei più allenati decide di partire a piedi, mentre il resto della comitiva saggiamente sale in funivia fino a Plan Maison (2548 m), risparmiando così le energie per la scalata del giorno dopo. Nonostante il tempo uggioso e capriccioso, con la consueta allegria e buon umore, un po’ alla spicciolata, tutti e 37 raggiungiamo il nostro campo base al Rifugio Teodulo (3327 m).

Il pomeriggio è libero: chi si ferma in sala rancio ad ingannare l’attesa scambiando quattro chiacchiere con amici vecchi e nuovi, chi invece preferisce cozzeggiare in camera, chi addirittura si avventura fuori perché già in crisi di astinenza. Nulla ferma i nostri “guru”, neanche un tempo da pinguini! Pioggia, vento e neve giocano incuranti dei nostri programmi. Finalmente è ora di cena. Il gruppo affamato si riunisce. Il menù apprezzatissimo, il servizio attento e cordiale, con 2 occhi di riguardo alle carine donne del CEA.

Arriva l’ora della ritirata: ognuno raggiunge la propria branda. Le camere si azzittiscono. Per ultima quella delle cozze intente a pianificare scrupolosamente la tattica di attacco… ma chi ci crede?

14 Luglio.

Ore 4: le impareggiabili guide CEA sono all’erta. Cielo coperto, minaccia di temporale, esito negativo: si rimane tutti in branda.

Ore 5: contrordine del rifugista. Schiarite in vista: carpe diem! L’adrenalina entra in circolo, ci si veste rapidamente: cubo, bagno, profumo, colazione, tutti presenti all’appello. Si sfoderano così piccozze, ramponi, corde e imbracature. Pronti via! Uno dietro l’altro in un arcobaleno di colori iniziamo la sfida. Subito il primo tratto si presenta ripido e ci conduce verso il rifugio Guide del Cervino (3500 m). Poi seguiamo gli impianti di risalita del Plateau Rosà e finalmente, abbandonata la nebbia, l’orizzonte mostra i suoi monumenti, primo fra tutti il Cervino, aspro e fiero. La salita è ancora lunga e, superato un facile pendio, ecco mostrarsi il grande, imponente e maestoso  Monsieur BREITHORN.

Ci fermiamo ai suoi piedi per dissetarci, ingerire qualche “droga” e organizzare le cordate. A gruppi di 2 o 3 affrontiamo il tratto più impegnativo superando un crepaccio trasversale e prendendo a salire un pendio sempre più ripido.

Passo dopo passo, valva dopo valva, eccoci finalmente in vetta: mt. 4165 !!! Che meraviglia: un mare di neve! Non sembra vero eppure le cozze sono arrivate in cima. Che soddisfazione!!

Purtroppo solo pochi minuti per complimentarci l’un l’altro, condividere la gioia, rubare qualche foto e fare alcuni giri su se stessi per ammirare lo stupendo panorama a 360°: cime candide ed ovattate, creste aspre e vertiginose, ghiacciai magici e misteriosi, crepacci minacciosi ed insidiosi. Difficile descrivere le meraviglie della natura che si riesce ad ammirare e contemplare in alta quota. Provare per credere! Eolo comincia a soffiare. Le condizioni del tempo stanno peggiorando. Poco dopo inizia a nevicare. Con la stessa concentrazione e attenzione scendiamo. Daremo ascolto all’euforia solo al riparo del rifugio. Arrivate ci asciughiamo, salutiamo le amiche rimaste ad aspettarci e diamo fondo agli ultimi viveri. Contenti e armati di buona volontà ci avviamo per il ritorno a piedi fino a Cervina e quindi fino a casa.

Un ringraziamento a tutti i partecipanti che hanno contribuito al successo della spedizione, festeggiano così alla grande il  40° Anniversario del CEA. 

Grazie ai nostri maestri Filippo, Giorgio e Mario che con la loro pazienza ed insegnamento ci hanno “sgusciato” a questa bella impresa!! 

Le ex cozze  Laura e Paola

P.S.: Grazie anche a te Monsieur Breithorn che hai saputo essere perfetto padrone di casa dimostrandoci gradita la nostra visita.

 


LA VOCE DEL PASSATO

 (Articolo tratto da “Lo Zaino” n. 27 di dicembre 1966)

I C.E.A. AL DISGRAZIA

E’ un tiepido pomeriggio di un afoso agosto; in un cortile vi è un piccolo raduno di uomini, forse fuori tempo che, con corde, ramponi e piccozze, si accingono a partire  per chissà dove: ...ah, vanno al Disgrazia, atent  fieö…!

Ecco sono partiti; vedo un ballonzolante scuterista aprire la carovana, m’informo, mi dicono che è il Pep Gaton, tipo irascibile; segue questi l’Amabile “Fidel” e quindi la Balilla di “Jonn” col resto dei desperados.

Si fila veloci, almeno dicono, al punto che a Colico o pressapoco, si ottiene una reclamata tappa vinicola e qui si è raggiunti dall’altro centauro Lombardini. In un batter d’occhio siamo al ridente Cataeggio, entro in un bar, trovo un certo famoso pescatore Giorgio, che mi elenca tutta la pescagione, enorme, lunga elencazione interrotta da un vocio esterno, che ci costringe ad uscire; con stupore che vedo…? Un capannello di multicolori persone, che mute ascoltano un aitante oratore su un improvvisato palco; m’avvicino, m’intrufolo, convinto di assistere ad una delle solite sporadiche manifestazioni politiche indigene ed invece, con stupore, vedo l’irascibile Pep che, dall’alto della sua 150, incita alla solerzia quattro incauti individui che avevano osato perdere la scia della carovana. Invito, e non da solo, il Pep  alla calma e, sfortunatamente, gli chiedo un passaggio sino alla prossima tappa.

L’avessi mai fatto!!! ‘Sto tizio mi rende partecipe a qualcosa come una galoppata su di un sauro, probabilmente stando ai gesti si credeva Camici o simile.

Lo sbarco avviene a Predarossa e qui inizia la dura marcia di avvicinamento alla capanna. Dalla coda assisto ai drammi, nel dramma vedo gole arse avidamente sorseggiare nei numerosi torrentelli sparsi lungo la via. Ma l’improvviso, quanto bruciante scatto di un pellegrino, mi riporta alla realtà; si era vicini alla meta e logicamente avevo visto l’ovile….! Si mangia ed, al lume di luna, si va a nanna e ...buonanotte.

Alla larga dai Vitali, di notte, abituati come sono a solfeggiare in quel di corte Mandelli, con trombe e bombardino, danno vita ad un coro, producente strani rumori tipo fattoria di campagna. Sveglia alle 4, si mangia e si parte.

A metà strada però l’inevitabile: un tipo semi-zoppo e monco ci surclassa sulla sella e noi baldi giovani, mangiamo…...polvere.

Si fotografa il panorama, e sin qui tutto va bene, si fotografa “l’uomo nero” e la macchina  sfugge a tale strazio e si infila in un crepaccio, messo lì apposta dal Buon Dio…..a tenere pulito tutto. A questo punto si decidono gli accoppiamenti, ci si lega e, dopo aver calzato ramponi ed armeggiato piccozze, ci si avvia attraverso creste magnifiche e vedute stupende. Peccato solo che la mia sia stata un’accoppiata infelice, assieme al Pep, credo di aver aperto qualche nuova via (via Pep) perché, a dire il vero, la via normale l’ho vista molto poco, sempre deviazioni. Ci si arrampica per creste di ghiaccio e credo di averne fusa qualcuna per le continue coraggiose soste a cavalcioni di esse.

Verso le 10 raggiungiamo la cima e qui, vi assicuro, lo spettacolo scopertosi ai nostri occhi è stato , a dir poco, stupendo. Davanti il Bernina coi suoi 4000, di lato il Badile e sotto il ghiacciaio, simile, coi suoi seracchi, ad un anfiteatro romano. Peccato che il tempo a disposizione sia sempre così limitato da costringerci ad un affrettato ritorno; ma è proprio al ritorno che il romanticismo viene a galla.

Infatti non udivo il solito lamentevole canto degli alpini, ma frasi simili: “La prossima volta vado al mare” o “Al mare vado!!!”….e qualcuno pure, tapino, si abbassava umilmente a raccattar fiori per la morosa….! O per la suocera….???     

    Malacrida G.


La pagina delle comunicazioni


 

CORO CEA

Continuano le prove del mitico coro CEA. Tutti i lunedì alle ore 21 ci troviamo con il maestro Castoldi Luciano, a far vibrare all'unisono le nostre corde vocali. Cerchiamo sempre nuovi elementi per incrementare il gruppo. Chiunque voglia provare l'emozione di cantare insieme sarà il benvenuto.     CORAGGIOOO!!!!

 

ATTENZIONE!!!

In caso di necessità, il gruppo CEA è rintracciabile grazie al telefono cellulare. Ecco il numero: 347/9471002.

 

INOLTRE...

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ANNO 2002 - SETTEMBRE - N. 150

REDAZIONE: Ornella, Paola, Laura, Giancarlo, Mario


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