C.E.A. Club Escursionisti Arcoresi
Via IV Novembre 9, 20043 Arcore (MB); tel. 0396012956; cell. 3479471002; e-mail cea-arcore@libero.it; web www.cea-arcore.com


CORNA TRENTA PASSI E PIRAMIDI DI ZONE

Prealpi Bresciane e Gardesane

Domenica 19 Aprile 2009

 

  foto   INFO E CONDIZIONI  
  • Adesioni:
  • Dal 28/3 al 14/4/2009
  • Prezzi gita:
  • Soci € 12,00
  • Mezzo trasporto:
  • Pullman (*)   Nuovi Soci € 14,00
  • Accesso auto:
  • Arcore-Brescia-Zone
  • Dislivello max.:
  • 500 m
  • Punto ritrovo:
  • Posteggio bus FS
  • Difficoltà:
  • E
  • Orario partenza A:
  • h 8.00
  • Equipaggiamento:
  • da media montagna
     
    • (*) Nell'eventualità di adesioni inferiori alle 30 persone la gita può essere effettuata impiegando Mezzi Propri (MP).
    • Iscrizione presso la nostra sede con versamento quota-parte come caparra.
    • Minorenni con obbligo di accompagnatore (un genitore o chi ne svolge le veci).
    • RISCHI: con l'iscrizione alla gita il partecipante dichiara esplicitamente l'accettazione integrale e senza riserva alcuna del "REGOLAMENTO GITE. Pertanto, con particolare riferimento ai rischi ed ai pericoli insiti nell'attività escursionistica in ambiente montano, egli manleva esplicitamente il C.E.A.-Sottosezione CAI di Vimercate ed i propri organizzatori-accompagnatori da qualsiasi responsabilità derivante da eventuali incidenti e/o infortuni occorsigli prima, durante e dopo lo svolgimento della gita-escursione. I coordinatori C.E.A. si riservano a proprio insindacabile parere di apportare al programma in qualsiasi momento eventuali modifiche per motivazioni tecniche, organizzative e di sicurezza.
     
      DESCRIZIONE E ITINERARIO   MAPPA DEL PERCORSO  

    Dal parcheggio auto all'ingresso del borgo di Cusato, si entra in paese e, poco dopo, si incontra il primo cartello indicante la meta. Si imbocca, quindi, una stradina selciata che sale fra prati e macchie di bosco per poi diventare sterrata e prendere gradatamente quota. Qualche bandierina bianco-rossa ci accompagna lungo il percorso che lambisce Cascina Coloreto e prosegue nella verdeggiante valletta; ad un bivio con cartello prendiamo a sinistra una sterrata un po' più stretta che sale nel bosco sbucando ad una sella (Forcella Occidentale Trentapassi) dove, nei pressi di alcuni massi erratici, si trova una palina con cartelli escursionistici.Prendiamo ora a sinistra passando a monte di un capanno di caccia e proseguiamo dapprima ancora nel bosco per poi uscire su una panoramica spalla. Poco dopo la salita ci porta al Forcellino di Zuf, da dove si prosegue lungo il crinale su comoda traccia sassosa. Attenendosi alla cresta possiamo raggiungere per prima la croce che sta sull'anticima orientale della Corna Trentapassi, dalla quale, dopo aver perso leggermente quota, si risale alla croce della vetta principale (1.248 m s.l.m.). Il panorama è estesissimo sul Sebino, verso occidente sui monti bergamaschi fra i quali spicca la muraglia della Presolana, e ancor più il là fino ad arrivare, nelle giornate più limpide al Monte Rosa. Sud si apre verso la pianura e arriva agli Appennini. Si torna al Forcellino di Zuf e a questo punto si prosegue verso destra lungo il crinale, alla volta del Monte Vignole (cartello indicatore).Con suggestivo e divertente percorso su sottile ma bonaria cresta rocciosa, si giunge alla base dei pendii erbosi che portano in cima al tondeggiante Dosso Tondo.Si prosegue ora attenendosi prevalentemente al crinale, evitando una traccia che taglia invece in piano sul versante orientale della cresta, standone poche decine di metri valle (percorso un po' invaso dalla vegetazione anche se chiaro). La bella cavalcata di cresta ci porta in cima al Monte Vignole da dove si scende sempre lungo ripido crinale fino alla sella fra questa cima e la più rocciosa Punta del Cunicolo. Dall'intaglio, si divalla scendendo nel valloncello che solca il lato orientale della montagna.Dopo aver perso circa 300 metri di dislivello, il sentiero piega a sinistra ed inizia a tagliare in piano le pendici inferiori del versante. Superati alcuni valloncelli ci si immette su un tracciato più largo e poi su una sterrata che in breve riporta in paese.

    Una volta tornati al parcheggio faremo un visita alle piramidi Zone.

    Il paese è adagiato ad un'altitudine di circa settecento metri in una conca distesa ai piedi dei monte Guglielmo, una terrazza naturale da cui si gode un'ottima vista del lago d'Iseo. Percorrendo la strada che collega Marone a Zone, poco prima di giungere alla frazione di Cislano, si apre maestoso lo scenario delle piramidi di erosione. Questo rarissimo fenomeno naturale, che vanta pochi esempi al mondo, è causato dall'azione dell'acqua su un terreno morenico in forte pendenza; i grossi massi adagiati sulla sommità delle piramidi agiscono come "cappelli" protettivi al terreno sottostante, riducendo in tal modo gli effetti dell'acqua. La riserva naturale è accessibile dalla nuova area attrezzata situata poco dopo l'abitato di Cislano. La Riserva Regionale delle Piramidi di Erosione di Zone, istituita nel 1984, si sviluppa su una superficie di circa 21 ettari ad un altezza tra i 400 ed i 600 metri sul livello del mare. Il vasto deposito morenico che dà origine alle Piramidi di Zone è stato lasciato circa 150.000 anni fa da una lingua laterale, penetrata nella valle del Bagnadore, dell'imponente ghiacciaio proveniente dalla Valle Camonica che, durante la terza glaciazione di Riss, riempiva il bacino ora occupato dal lago d'Isèo con uno spessore di oltre 600 metri. Il terreno morenico è costituito da materiale fine (argilla, limo e sabbia) e da materiale grossolano (massi e ciottoli). L'azione erosiva della pioggia sul deposito morenico isola, a poco a poco, grossi massi di roccia (fino a 6 metri di diametro). Tali massi esercitano un'azione protettiva, ad ombrello, sul materiale sottostante fino a modellare una colonna di terra: la piramide, che può raggiungere i 30 metri di altezza, ed è inoltre riparata da una pellicola protettiva formata dell'argilla insolubile che viene trasportata dall'acqua lungo i fianchi della stessa. Quando il masso sommitale cade, la piramide si disgrega rapidamente fino a trovare un altro cappello ad un livello inferiore. Esiste un unico percorso circolare della lunghezza di circa 1 km di facile percorrenza lungo il quale sono dislocati diversi pannelli didattici esplicativi del fenomeno e delle caratteristiche del territorio (geomorfologia, flora, fauna, ecc.). Durata del percorso circa un'ora.

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    LE PIRAMIDI
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      FOTO DELLA GITA   REPORT GITA  
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    Eccoci alla prima gita escursionistica della stagione 2009; meta di oggi sono la Corna Trentapassi e le Piramidi di Zone. Sotto un cielo che non promette niente di buono ci ritroviamo alla partenza in sedici e disposti sulle auto ci avviamo verso l'autostrada. Giunti a Zone, oltre a Gianfranco che aspetta per unirsi a noi, troviamo ben due pullman di escursionisti provenienti da Arco di Trento che hanno il nostro stesso obbiettivo. Durante il viaggio in macchina abbiamo preso un po' di pioggia ma ora, anche se nuvoloso, il tempo sembra migliorato. Dopo le solite formalità; bar-scarponi-zaino, ci incamminiamo lungo la mulattiera che conduce verso la Cascina Coloreto. Facciamo gruppo unico con gli escursionisti di Arco, cittadina sul Lago di Garda famosa anche per le sue falesie di arrampicata, e loro conoscono Arcore per… per… un noto politico…
    La mulattiera, anche se bagnata e un po' fangosa, non presenta difficoltà e presto arriviamo alla forcella che ci regala la prima vista sul Lago di Iseo e sul paese di Pisogne, prendiamo verso sinistra e percorriamo il tratto in mezzacosta che conduce al Forcellino di Zuf. Da qui su terreno aperto arriviamo prima all'anticima e poi alla vetta vera e propria della Corna Trentapassi. Anche se la giornata non è delle migliori il tempo regge e possiamo comunque vedere, oltre al lago che si trova proprio sotto di noi, le montagne delle valli bergamasche, prima fra tutte la Presolana.
    Tornati al Forcellino di Zuf, visto il tempo incerto, alcuni scendono direttamente alle macchine e altri si dirigono verso il Monte Vignole per godere di un'altra visuale e da qui, attraverso un bel bosco di larici, tornare al punto di partenza.
    Riunitici facciamo visita alle strane formazioni rocciose della Riserva Regionale delle Piramidi di Erosione di Zone, con un percorso di circa un ora ci addentriamo nella conca posta poco sotto l'abitato di Cislago dove dei pennelli illustrativi spiegano la formazione e il continuo mutamento delle Piramidi.
    Tornati al parcheggio facciamo sosta al bar per un gelato e quattro chiacchiere, poi riprendiamo la strada di casa sotto l'acqua… anche questa volta ci è andata bene!