Marzo 2004


VENERDI   16 Aprile 2004    alle  ore  21:00

presso  L'AULA  MAGNA delle  SCUOLE MEDIE di 

via  Monginevro  ad  Arcore

 

PREMIAZIONE

CAMPIONATI  SOCIALI

ED  ARCORESI DI SCI 2004 

 

     - PROIEZIONE  GARE  SU  VIDEO

     - PREMI  A  TUTTI  I  PARTECIPANTI

      - RINFRESCO  PER  TUTTI!


LE NOSTRE PROSSIME INIZIATIVE

PIZZA DI FINE STAGIONE

Come gli altri anni, con la scusa di gustarci una pizza e di festeggiare la fine della stagione sciistica 2003/2004, ci troviamo (sciatori e non) per stare in compagnia. La data orientativa è sabato 17/4/2004. E’ necessario dare l’adesione in sede per avere il numero esatto dei partecipanti.

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CAMMINIAMO  INSIEME  2/5/04

Dopo il buon esito delle scorse edizioni, grazie ai numerosi partecipanti (molti del CEA) ed alla solidarietà concreta a favore del Comitato Maria Letizia Verga, alcune Associazioni di Arcore (tra le quali il CEA), organizzano la ormai consueta giornata che vedrà alla mattina una piacevole camminata tra le ville signorili e le cascine di Arcore ed al pomeriggio spettacoli vari. Durante tutta la giornata saranno presenti gli stands delle associazioni. Ancora una volta il CEA si unisce a questo momento di solidarietà, rinunciando volentieri ad una domenica tra le alte vette, per dare il proprio contributo per una nobile causa. A questo proposito invita tutti i soci a partecipare alla manifestazione. Coloro che volessero offrire il proprio aiuto nella preparazione o durante la giornata stessa saranno bene accetti.

 


LE  NOSTRE PROSSIME  GITE

PROGRAMMA ESCURSIONI ESTIVE 2004

Sembra ieri ma, da quando è stato presentato il programma 2003, è già volato un altro anno e la stagione sciistica sta ormai volgendo al termine, pertanto, sci al chiodo, è il momento di preparare gli scarponi e quell’odiato ma anche tanto amato zaino, simbolo di grande fatica e tenacia ma anche di gioia e soddisfazione (la fatica si dimentica presto, la gioia rimane nel cuore per sempre).
Ancora una volta pensiamo di fare cosa gradita a tutti i soci illustrare  le gite che effettueremo nella stagione 2004.

Il CEA si augura che in questo programma vi siano gite per tutti i gusti e che diventi un momento di crescita, ma soprattutto che sia un invito ad una maggiore partecipazione specialmente alle gite organizzate in pullman e alla portata di tutti. E’ questa la speranza che stimola ed impegna tutti coloro che collaborano in vari modi con il CEA e auguriamo di scoprire, passo dopo passo, la bellezza della montagna dove l’uomo non ha ancora recato danno. La meta della vetta è importante, ma il paesaggio stesso diventa vetta se sappiamo vederlo, sentirlo ed elaborarlo.

 

25/04/04 – RIFUGIO SAN LUCIO -  MONTE GARZIROLA  (2116 m) 

E’ la gita che apre la stagione estiva 2004, a cavallo fra Italia e Svizzera, facile e non faticosa, per questo dobbiamo essere in tanti. Il passo San Lucio è molto frequentato da escursionisti che amano la media montagna, bastano poche gocce di sudore per godere di vasti panorami nella cornice, non distante dal lago, delle Prealpi e della Alpi.

Inizio escursione: Cavargna. Dislivello: fino al passo San Lucio e al rifugio 470 metri; dislivello fino al monte Garzirola 1045 metri. Tempo di percorrenza in salita: fino al rifugio ore 1,30-2, discesa ore 1; fino al Monte Garzirola ore 3 discesa ore 2. Equipaggiamento: media montagna. Trasporto: gita che si effettuerà in pullman se si raggiunge il numero sufficiente, altrimenti in macchina. Difficoltà: la gita è priva di difficoltà tecniche. 

 

16/05/04 – RIVIERA  LIGURE – Camogli – Santa Margherita

 Percorriamo uno dei più famosi itinerari della Riviera Ligure, che permette di godere dell’azzurro mare con frequenti e straordinarie bellezze naturali e di visitare antichi paesi marinari. Il tracciato passa da S. Fruttuoso e Portofino.

Lunghezza: 17 km (possibilità  di ridurre il percorso usando autobus e traghetti). 

Tempo di percorrenza: ore 5 circa (altezza max raggiunta: 280 m). Dislivello: in salita 755 m, in discesa 770 m. Equipaggiamento: scarponcini da escursione, costume da bagno per le “cozze”. Pranzo al sacco o in qualche ristorante locale. Trasporto: gita che si effettuerà in pullman.

 

30/05/04 – COL MOUD  (2324 m) – RIFUGIO  FERIOLI

Da Alagna a Rima nel parco naturale della Val Sesia. Questo itinerario è la variante delle colonie Walser, della grande traversata dalle Alpi marittime al Verbano, dalla Val Sesia alla selvaggia Val Sermenza passando per il Colle Moud (2324 m), dove la vista sul Monte Rosa è una delle più spettacolari che sia dato a vedere. Dislivello:  in salita 1070 metri, in discesa 1050 metri. Tempo di percorrenza: in salita ore 2,30-3, in discesa ore 1,30-2. Tempo totale ore 5-5,30 circa. Equipaggiamento: media montagna. Trasporto: gita che si effettuerà in pullman se si raggiunge il numero sufficiente, altrimenti in macchina. Difficoltà: la gita è priva di difficoltà tecniche. 

 

13/06/04 – PIZZO BACIAMORTI  2009 m (Val Taleggio)

E’ la nostra tradizionale festa in montagna e tutti i soci , famigliari e amici sono calorosamente invitati. Più che una festa è un incontro e un ritrovarsi davanti alla nostra cara Madonnina sostando in silenzio e riflettendo anche solo un minuto. E’ da qui che la mente si libera, il corpo si rilassa e il pensiero si innalza fino ad arrivare lassù oltre le imponenti vette, dove qualcuno ci osserva, ci guida, ci protegge.

A mezzogiorno taleggio, polenta e tutto quanto offre il convento CEA presso la baita Cabretondo.  Dislivello:  700 metri circa. Tempo di percorrenza: in salita ore 2,30, in discesa ore 2 circa. Equipaggiamento: media montagna. Difficoltà: gita priva di difficoltà tecniche. Trasporto: gita che si effettuerà con mezzi propri. Pranzo al sacco.

A cavallo fra Lombardia e Trentino, lo splendido massiccio della Presanella forma il lembo nord orientale del vasto gruppo Adamello-Presanella

26-27/06/04 – PRESANELLA  (3558 m)

Trentino. Panorama stupendo sulla catena del Cevedale, del Brenta e sui più lontani massicci delle Dolomiti. Primo giorno: salita e pernottamento al rifugio Stavel-Denza 2298 m. Dislivello: 414 metri dai Pozzi Alti. Tempo di percorrenza: in salita ore 1,30-2 circa. Difficoltà: medio facile fino al rifugio. Secondo giorno: salita alla Presanella 3558 m. Dislivello: in salita 1260 metri. Tempo di percorrenza: in salita ore 4-5 circa. Dislivello in discesa 1674 metri. Tempo di discesa fino alle macchine ore 3-3,30 circa. Equipaggiamento: alta montagna, ramponi, piccozza, ghette, imbracatura, sacco lenzuolo, occhiali da neve, guanti. Trasporto: gita che si effettuerà con i mezzi propri. Difficoltà: per alpinisti esperti e ben allenati.

 

 10-11/07/04 – MONTE ROSA – CAPANNA MARGHERITA  (4559 m)

Il Monte Rosa è uno dei massicci più imponenti delle Alpi, secondo solo a quello del Monte Bianco. Panorama mozzafiato con numerose vette superiori ai 4000 metri; ben visibile, da quella spettacolare “porta del cielo”, il Colle del Lys 4246 metri. Primo giorno: salita e pernottamento al rifugio Mantova 3498 m. Dislivello: a piedi salendo prima con due tronconi di ovovia e una seggiovia, 800 metri. Tempo di salita: ore 2,30 circa. Secondo giorno: salita al rifugio capanna Margherita 4559 metri, il più alto d’Europa. Tempo di salita: 4-5 ore circa. Discesa 4 ore circa fino alla seggiovia. Dislivello: in salita 1061 metri, in discesa 1695 metri. Equipaggiamento: alta montagna, ramponi, piccozza, ghette, imbracatura, sacco lenzuolo, occhiali da neve, guanti. Trasporto: gita che si effettuerà con i mezzi propri. Difficoltà: tenendo conto del terreno completamente glaciale, dell’alta quota e del dislivello, necessita di una preparazione adeguata. Per alpinisti esperti e ben allenati.

 

 18-23/07/04 – TREKKING VAL SENALES

 Traversata senza frontiere sulle tracce “dell’uomo del Similaun”. Trekking sulle Otztaler Alpen: grazie alla loro estensione rappresentano una regione alpina dalle caratteristiche uniche, un immenso parco naturale di straordinaria bellezza, un mosaico di roccia e ghiaccio in cui si contano ben 60 vette oltre i 3400 metri. Difficoltà: per alpinisti esperti e ben allenati. Equipaggiamento: alta montagna. Trasporto: mezzi propri.

 

10-11-12/09/04 – RODA DE VAEL  (2806 m) - DOLOMITI

Nel regno di re Laurino dove la leggenda racconta fiorivano rigogliosi cespugli di rose prima che l’incantesimo li cogliesse. Le rose sono scomparse da molto tempo, rimasta è solo l’inconfrontabile bellezza di queste montagne. La Roda del Vaél è la cima principale della catena sud del Catinaccio che termina con la Punta Masarè. Venerdì 10-09: trasferimento con mezzi propri fino al passo di Costalunga (1745 m), salita fino al rifugio Roda del Vaèl (2280 m) e pernottamento. Dislivello: 530 metri. Tempo di salita: 1,30-2 ore circa. Possibilità di salire in seggiovia fino al rifugio Paolina e, con il sentiero no. 549, si raggiunge il rifugio in 50 minuti. Sabato 11-09: ferrata passo Satner 2741 metri. Dislivello: in salita 900 metri circa. Tempo di percorrenza:  in totale circa 8 ore (rif. Roda – rif. Fronza - ferrata Satner – rif. Vaiolet – rif. Roda). Difficoltà: non difficile. Domenica 12-09: ferrata Roda del Vaèl, ferrata del Masarè. Dislivello: 600 metri circa. Tempo di percorrenza: in totale circa 5 ore. Difficoltà: mediamente difficile.

Alternativa per chi ama solo camminare. Sabato 11-09: giro intorno alla Roda de Vaèl. Dislivello: 400 metri in salita e in discesa. Tempo di percorrenza: in totale 3-4 ore. Difficoltà: faticosa la ripida salita per il canalone del Vajolon, altrimenti escursione senza particolari difficoltà. Domenica 12-09: sentiero del Masarè. Dislivello: 350 metri circa in salita e in discesa. Tempo di percorrenza: circa 3-3,30 ore

Equipaggiamento: alta montagna e per i “ferratisti” attrezzatura per le vie ferrate. Trasporto: gita che si effettuerà con mezzi propri.

 

26/09/04 – VAL ROSEG – CAPANNA FUORCLA SURLEJ  (2755 m ) - Svizzera

Per chiudere la stagione estiva 2004, il CEA ha scelto una valle dal tipico sapore svizzero capace di far rivivere gli incanti più dolci della montagna con una camminata di incredibile bellezza e con panorami stupendi sulla celebre Biancograd (“la scala del cielo”), il Pizzo Scerscen, il Pizzo Roseg.

Inizio escursione: Pontresina 1750 m. Dislivello: fino all’hotel Roseggletsher 200 metri, strada sterrata di 7 km. Fino alla capanna Surlej 1000 metri. Tempo di percorrenza in salita: fino all’hotel ore 1,30-2; fino alla capanna Surlej ore 4. In discesa ore 3 circa. Equipaggiamento: media montagna. Trasporto: gita che si effettuerà in pullman se si raggiunge il numero sufficiente, altrimenti in macchina. Difficoltà: la gita è priva di difficoltà tecniche.

 

17/10/04 – PRANZO SOCIALE

Dopo tanto camminare una gita di riposo per tutti. E’ ormai il nostro tradizionale ritrovo cultural- conviviale e “di più”. Per il piacere di ritrovarsi tutti assieme fra nonni, nipoti, alpinisti, pantofolai, vecchi e nuovi soci, amici, simpatizzanti e per quelli che desiderano stare in ottima compagnia. Località da definire.  Difficoltà: dipende dalla capacità dei singoli a tavola. 

 

RACCOMANDAZIONI

Nel percorrere i sentieri di montagna, soprattutto se esposti o impervi, occorre la massima prudenza; utilizzare sempre calzature che fascino bene il piede fin sopra le caviglie e con suola scolpita antisdrucciolo, anche sul bagnato. Per affrontare una gita in montagna, anche se il percorso non presenta difficoltà, è indispensabile una preparazione fisica adeguata alla lunghezza, al dislivello e alla quota da raggiungere. In montagna il tempo cambia rapidamente, per questo occorre essere sempre adeguatamente attrezzati, con nello zaino capi di abbigliamento che permettano di affrontare cali repentini di temperatura o pioggia improvvisa. Ricordiamoci di rispettare la montagna: non sporchiamo, non disturbiamo gli animali, non roviniamo il verde e rispettiamo il più possibile la quiete.

BUON DIVERTIMENTO!!!

N. B.Per una migliore organizzazione delle gite, siamo tutti invitati ad iscriverci e a versare le rispettive quote (costo pullman, anticipo di 20 € per pernottamento nei rifugi) entro il martedì prima delle gite. Ci aiuterete ad evitare contrattempi e spiacevoli malintesi. Con l’iscrizione alla gita l’escursionista solleva il CEA e i coordinatori da ogni qualsiasi responsabilità per incidenti e infortuni che dovessero accadergli prima, durante e dopo l’escursione. I coordinatori si riservano di apportare qualsiasi modifica suggerita da motivi tecnici, organizzativi  e di sicurezza.

 




ANNO  BISESTO  ANNO  FUNESTO  MA ….

C’E’  UN  RIMEDIO!

Non se ne può più! Quest’anno tra rotture, distorsioni, stiramenti, strappi, influenze persistenti, virus intestinali e così via è una strage di infortuni, una decimazione. Ci sono andati di mezzo femori, ginocchia, spalle, caviglie, pollici, schiene, legamenti vari e quasi tutte le altre parti del corpo testa compresa. Per molti la stagione sciistica si è conclusa non appena iniziata; altri, nonostante gli acciacchi, hanno voluto sfidare la resistenza del proprio fisico per continuare almeno un altro mese sugli sci, fino al sacrificio supremo di appendere gli sci al chiodo, almeno per quest’anno, quando il fisico ha ceduto.

A seguito di tutto questo succedere ho cercato di pensare se c’era una possibilità per eliminare tutte le jellature passate, presenti e future, in sostanza se c’era un rimedio. Dopo tanta e attenta lettura, documentazione a non finire, trattati sull’argomento, consultazione di antichi libri cinesi e indiani, scambi di opinioni con saggi orientali, stregoni dei nativi americani ed esorcisti, sono giunto alla conclusione che una soluzione a tutta questa sfortuna è possibile. E il rimedio non è neanche tanto complicato e consente anche una progressione in base alla quantità di jella che ci si sente addosso. In pratica si tratta di soffrire tramite dolore, poco o tanto in base alla quantità di sfortuna. E’ un rimedio antico ma sembra funzioni ancora ai giorni nostri. 

Bisogna prendere in mano un piccolo martello con manico in legno e testa in ferro, concentrarsi in un luogo tranquillo, esporre l’altra mano su una superficie con le dita ben larghe e dopo aver scelto tramite meditazione il dito giusto (deve quasi essere naturale la scelta) si procede con una piccola martellata sull’unghia del dito prescelto. Il dolore sentito servirà a scacciare ogni cattiva influenza. Sembra che il ferro del martello con la pressione giusta a contatto con la superficie dell’unghia produca delle onde particolari adatte alle esigenze. Naturalmente se dopo il primo dito non si ottengono risultati, bisognerà ripetere l’operazione fino all’esaurimento delle 20 dita del nostro corpo (sacrificio estremo). E’ meglio comunque iniziare dalle dita della mano sinistra. Chi per motivi di lavoro o per casualità ha già provveduto ad annerire l’unghia, è già avvantaggiato ed è facile che non sia necessario altro sacrificio. Questa procedura, oltre ad essere stata studiata, meditata, discussa attentamente, è frutto anche dello studio su me stesso. Difatti avendo pestato l’unghia dell’indice a ottobre e l’unghia dell’alluce a novembre, ho scoperto che sono stato immune da iella almeno per i primi mesi dell’anno e sto studiando ancora per valutare se le due dita mi copriranno anche per tutto l’anno. Dopo la pubblicazione della presente, ci sarà un incaricato all’entrata della sede del Cea che controllerà tutti quanti per vedere se le unghie sono annerite. Questo perché il sacrificio deve essere collettivo e non funziona molto se sono 2 o 3 persone a praticarlo. 

Chi poi vuole essere sicuro al cento per cento del risultato dovrà sottoporsi ad una ulteriore prova, che consiste nel portare lo zaino pesante, pieno di viveri e del necessario per il rinfresco alla Baita del Battista durante la nostra festa in montagna a metà giugno in Val Taleggio, quando andremo a trovare la nostra Madonnina. Lo zaino deve pesare in proporzione e la persona che lo porta deve arrivare sudato e stanco, poi potrà salire al Pizzo senza lo zaino, leggerissimo e “freschissimo”.

Queste poche righe sono state scritte perché ho sentito la necessità di sdrammatizzare ed esorcizzare un poco la situazione, dopo i veramente frequenti infortuni dell’inizio di quest’anno. Senza parlare di quelle cose strane che succedevano durante i corsi, quando gli sci inspiegabilmente insistevano ad andare dritti contro la volontà di chi li portava, che voleva a tutti i costi curvare, o di strane giravolte sugli stessi sci, mai viste prima in tutta la mia vita di sciatore, guidati senz’altro da una mano (o un piede) estranea. 

Lo scritto spero serva anche a dare il nostro sostegno agli infortunati con un grandissimo augurio di guarire perfettamente e di vederli il prossimo anno solcare la neve come sempre in allegria con tutti gli altri. 

Mario


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  CORO CEA

Continuano le prove del mitico coro CEA. Tutti i lunedì alle ore 21 ci troviamo con il maestro Castoldi Luciano, a far vibrare all'unisono le nostre corde vocali. Cerchiamo sempre nuovi elementi per incrementare il gruppo. Chiunque voglia provare l'emozione di cantare insieme sarà il benvenuto.     CORAGGIOOO!!!!


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ANNO 2004 - MARZO - N. 157

REDAZIONE: Ornella, Filippo, Fabrizio, Giancarlo, Mario


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