Marzo 2006


VENERDI   31 marzo 2006    alle  ore  21:00

presso  L'AULA  MAGNA delle  SCUOLE MEDIE di 

via  Monginevro  ad  Arcore

 

PREMIAZIONE

CAMPIONATI  SOCIALI

ED  ARCORESI DI SCI 2006 

 

     - PROIEZIONE  GARE  SU  VIDEO

     - PREMI  A  TUTTI  I  PARTECIPANTI

      - RINFRESCO  PER  TUTTI!

Guarda qui le classifiche 2006 di slalom e di fondo!


LE NOSTRE PROSSIME INIZIATIVE

PIZZA DI FINE STAGIONE

Come gli altri anni, con la scusa di gustarci una pizza e di festeggiare la fine della stagione sciistica 2005/2006, ci troviamo (sciatori e non) per stare in compagnia. La data orientativa è sabato 8/4/2006. E’ necessario dare l’adesione in sede per avere il numero esatto dei partecipanti.

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CAMMINIAMO  INSIEME  7/5/06

Dopo il buon esito delle scorse edizioni, grazie ai numerosi partecipanti (molti del CEA) ed alla solidarietà concreta a favore del Comitato Maria Letizia Verga, alcune Associazioni di Arcore (tra le quali il CEA), organizzano la ormai consueta giornata che vedrà alla mattina una piacevole camminata tra le ville signorili e le cascine di Arcore ed al pomeriggio spettacoli vari. Durante tutta la giornata saranno presenti gli stands delle associazioni. Ancora una volta il CEA si unisce a questo momento di solidarietà, rinunciando volentieri ad una domenica tra le alte vette, per dare il proprio contributo per una nobile causa. A questo proposito invita tutti i soci a partecipare alla manifestazione. Coloro che volessero offrire il proprio aiuto nella preparazione o durante la giornata stessa saranno bene accetti.


HO VISTO…… SOLO… UN CORSO DI SCI


Dopo tanto lavoro per portare a termine nel miglior modo possibile i 4 sabati del corso sci con i quattro pullman finalmente trovo il tempo per portare a galla dei flash, delle foto, dei quadri che mi sono tenuto dentro, in archivio, nell’attesa di rivedermeli e di assaporarmeli piano piano, quadro dopo quadro, ricordo dopo ricordo e mi sembravano così significativi che ho cercato di metterne per iscritto alcuni.

 Ho visto tanta gente alla mattina presto arrivare da tutte le parti e riempire i pullman.
  Ho visto il sonno dei cuccioli ma anche quello dei grandi.
   Ho visto bimbi e bimbe crollare dalla stanchezza al ritorno.
    Ho visto bimbi e bimbe che non crollano mai dalla stanchezza.
     Ho visto il fratello maggiore tenere con la mano la testa del fratello minore per farlo dormire meglio.
      Ho visto dei grandi grandi imparare a sciare (è vero, non è mai troppo tardi).
       Ho visto dei fragili bimbi e delle fragili bimbe andare sugli sci sicuri come dei grandi.
        Ho visto bambine e bambini scendere a forte velocità con la gioia sul volto.

 Ho visto delle lacrime su piccoli visi che per fortuna poi sono evaporate in fretta.
  Ho visto dei genitori un poco nervosi o un poco apprensivi ma anche genitori sereni e pazienti.
   Ho visto il timore di non riuscire e la felicità di esserci riusciti.
    Ho visto la voglia di trasmettere la passione per lo sci.
     Ho visto la voglia di trasmettere la passione per le cose belle.
      Ho visto delle persone stanche dopo una giornata di lavoro tirare tardi per preparare i corsi.
       Ho visto lo spirito di amicizia.
        Ho visto molta gente che non si conosceva fare amicizia.

 Ho visto tanti pettorali rossi.
  Ho visto l’appetito.
   Ho visto duecento persone puntuali e responsabili.
    Ho visto il sole splendente.
     Ho visto il genepì girare nei bicchieri.
      Ho visto tanta allegria.
       Ho visto la bellezza delle montagne e dei boschi pieni di neve.
        Ho visto la voglia di cose semplici e tranquille.

Ho pensato che è stato bello riuscire ad organizzare il corso sci, che è andato tutto bene, nonostante la giornata rinviata per troppa neve, soprattutto grazie alle persone che vi hanno preso parte e che siamo fortunati ad avere tutto questo e ad averlo vissuto. Credo che specialmente i bimbi si porteranno dentro il ricordo di queste quattro belle giornate. Un grazie, grazie di cuore a chi ha contribuito alla realizzazione e a tutti i partecipanti.

Mario  


“PICCOLI“ SOCI RACCONTANO…..
 

Anche quest’anno il CEA ha accompagnato a Chiesa Valmalenco quattro pullman carichi di sciatori ed accompagnatori, per effettuare i corsi di sci. Tanti bambini e ragazzi (ma anche adulti) hanno provato la gioia di calzare gli sci ai piedi, chi per la prima volta, e di lasciarsi scivolare sulle piste. Ecco con entusiasmo cosa raccontano!!!
 

Davide: Per quattro settimane siamo andati a Chiesa Valmalenco a sciare. Ci siamo divertiti moltissimo ma ormai siamo arrivati alla fine. Eravamo in quattro pullman, noi abbiamo preso sempre lo stesso perché c’erano delle organizzatrici molto simpatiche. Credo che tutti abbiano migliorato le proprie capacità. Spero di ritornarci l’anno prossimo. Ciao!
Federico Peterle (7 anni): Mi piace la gita in pullman con il mio amico Roberto.
Marina B. (10 anni, corso principiante) L’esperienza del corso di sci è stata meravigliosa.
Noi aspiranti sciatori accompagnati dai nostri genitori, partivamo al mattino presto col buio e dai grandi finestrini del pullman ammiravamo l’incontro della luna con il sole, cioè l’alba. Dopo due ore di viaggio circa arrivavamo a Chiesa Valmalenco. Rapidamente ci preparavamo per iniziare la giornata sugli sci. Alcuni facevano il corso, altri invece sciavano per conto loro.
Con i simpatici maestri di sci andavamo su e giù per le piste fino all’ora di pranzo. Breve sosta per un panino e subito in pista con i nostri genitori….. Non potevamo perdere neanche un attimo di quelle bellissime giornate di neve e tanto sole.
Un grazie a tutti per la bella compagnia sugli sci e sul pullman con le mitiche capogite Ornella e Rosaria.
Speriamo che l’anno prossimo gli autisti siano migliori!!!! Ciao

 


...E ANCHE I GRANDI SOCI RACCONTANO…..
 

Anche per il S. Natale appena passato, Gesù Bambino ha regalato ai miei figli il corso di discesa organizzato dal CEA di Arcore, "costringendo" il papà a fungere da "supporto logistico" durante le gite. E come se non bastassero i 3 figli lo stesso regalo é giunto al nipote milanese generando un tripudio famigliare ed una smorfia di tristezza ai muscoli delle mie spalle a stretto contatto con lo zaino. Come spesso succede le cose belle si condividono con gli amici e..., presto fatto hanno confermato anche le persone dello scorso anno con l' aggiunta di un professore di educazione fisica e della figlia, abitanti a Nova Milanese.
L' evento del corso poteva essere vissuto come l'anno precedente, quando, a causa dell'ultima maternità di mia moglie sciatrice, ho partecipato come fossi un addetto del magazzino delle squadre di calcio. Ma quest' anno, alcune circostanze ed esigenze particolari, mi hanno fatto osservare meglio la realtà di chi conduce il C.E.A. e la conseguente convivenza con voi mi ha suggerito alcune riflessioni che riassumo qui di seguito.
La prima é la passione che avete per mostrare ad altri uomini le "cose" belle, che probabilmente é legata al contatto con la montagna, ma capisco che la montagna da sola non é sufficiente a giustificare questa dedizione. Mi spiego meglio: il corso di sci con la gita a Chiesa V.co, rappresentano per i miei figli e per chi invito a partecipare, l' opportunità di stupirsi ancora di fronte a paesaggi che sarebbero sconosciuti o dimenticati; insomma di educare il gusto del bello. Un gusto che richiede sacrificio: i figli si preparano quanto é necessario per il giorno dopo, cibo, attrezzatura, ecc.; il nipote dorme fuori casa propria (e forse questo può non essere visto come sacrificio dato che il sabato scolastico é sostituito con l' esperienza dello sci); l' alzata mattutina, ecc. fino ad arrivare ad obbedire al Maestro di sci. E' SICURAMENTE UNA GRANDE ESPERIENZA EDUCATIVA e senza il corso questo non sarebbe stato possibile.
Ma quest'anno sono stato portato a riflettere su di voi, donne e uomini del C.E.A., che gratuitamente vi "piegate" su altre persone per permettere l'esperienza prima descritta con l' attenzione e la cura dei particolari organizzativi che non sono per niente scontati: liste dei partecipanti, 3 o 4 pullman? (per fortuna 4), ritrovo in stazione, "ci siamo tutti?", distribuzione di ski-pass, supporto all' infilaggio scarponi, avvio dei corsi di sci con i Maestri ponendo attenzione che tutti, anche i più ritardatari, trovino il loro posto, dolce sul viaggio di ritorno, ecc. (...altro che sapete solo voi).
Anche questo, sebbene in maniera indiretta, é stato percepito dai miei figli come un' ESPERIENZA EDUCATIVA. Personalmente, spero che nel tempo la apprezzino di valore superiore alla precedente. Infine l' EMOZIONE della gara a coronamento del CORSO DI SCI, già di per se stesso di grande contenuto esperienziale.
E' profondamente diverso vedere alle TV le porte infilate sulla neve ed invece attraversarle sul pendio innevato con un pettorale numerato addosso, il cui numero compare anche all'arrivo insieme a quello del tempo impiegato e della posizione ottenuta. E' sostanzialmente diverso perché é l'esempio che la realtà vera (non quella virtuale) ti fa essere protagonista.
Non la realtà dei cartoni animati (anche se ce ne sono di molto belli), ma quella fatta dagli uomini che stilano l'elenco di partenza, infilano le porte sul pendio, ti fanno indossare il pettorale, fanno le foto, registrano il tempo impiegato, tifano per te e raccolgono il pettorale.
Ad esempio, questi ingredienti uniti con gli strumenti acquisiti durante il corso di sci da mio nipote, me lo restituiscono meno fragile e con una maggior sicurezza e coscienza della sua persona.
Credo che lo scambio dei 4 sabati tra la scuola ed il corso di sci abbia sicuramente giovato alla sua personalità. E questo fatto ha un valore inestimabile.
Mi auguro che il vostro operato faccia appassionare un numero sempre maggiore di ragazzi ed adolescenti alla montagna ed alle esperienze positive a cui essa conduce.
Con la speranza di poter ricambiare quanto ricevuto vi saluto sinceramente uno ad uno.

Claudio Bressan


Domenica, 05/03/2006
h. 16,49
Centro Commerciale “Torri Bianche”
Seduti al tavolino della Gelateria Si Gira, Cafè &…


…Ultimo giro…
…Invertire…
…Sulle punte…Talloni…
…Scegliere una riga…Uno-due-tre-quattro…
…Al muro…
…Dovete sentire tirare…
…Sciogliere…

Era l’inizio di gennaio quando decidemmo che l’appuntamento del sabato non ci bastava…ci voleva qualcosa di più; pochi sguardi tra noi furono sufficienti…la soluzione a portata di mano.
Fu così che il giorno 17 la 206, carica di buoni propositi e di un tutto-Città a portata di mano partì da via Bertacchi destinazione via Edison Arcore.
Lungo la strada solo una signora ci fu d’aiuto…”Seguite la stella…non potete sbagliare!!”. Ancora qualche colpo di pedale e spinti dalle “puzzette” saremmo arrivati alla meta.
Entriamo…La palestra è calda ed accogliente, gli spogliatoi…no!
L’atmosfera è carica; ci cambiamo e ci accodiamo al gruppo nella fase di riscaldamento; pochi metri e siamo al comando ma rallentiamo…meglio non esagerare.
Gli esercizi si susseguono, le donne del gruppo non perdono il fiato, l’insegnante Gianpiero non molla, e c’è LUI, l’uomo canuto! (detto uomo nero) Colui che con una mano ti sbatte contro il muro e con una gamba ti trova anche il petrolio…ma è il nostro gigante buono, nessuno ha paura di lui.
E’ il Mario ad introdurre il momento materassino; noi optiamo per un modello matrimoniale. Gambe, addominali, glutei…Davanti le donne perdono il sorriso, alla nostra destra un materassino ingloba un neo-amico, alla nostra sinistra …solo cadaveri!
Mario non ha pietà e continua, continua, continua…instancabile!
Sdraiati sul nostro materassino a 2 piazze la sua voce ci incoraggia…”sciogliere!”…sì ma che cosa?!?
Superiamo anche questo momento, i superstiti si contano su 2 dita della mano, il gruppo comincia a rumoreggiare, Mario capisce: gli restano solo pochi attimi, ormai è agli sgoccioli.
Rientriamo negli spogliatoi; rimane poco da dire; la nostra attenzione è attirata da un esemplare maschio: la sua scarpa da ufficio abbinata al calzino bianco di spugna e alla tuta di cotone grigio a coste non s’affronta…ma a casa non c’è nessuno che gli vuole bene?!!

E così, come pochi sguardi furono sufficienti per decidere d’iniziare quest’avventura, così pochi sguardi bastarono per pianificare i nostri martedì: continuare, continuare, continuare.
Martedì dopo martedì abbiamo perfezionato alcuni dettagli…basta tutto-Città!
Ora abbiamo una colonna sonora che ci carica all’andata e ci rigenera al rientro.
Qui di seguito te ne riportiamo una parte, ma se vuoi saperne di più unisciti a noi, in 206 c’è posto anche per te!

          …”Cerchi un centro per farti la permanente
          Ma Cesare ragazzi è un’idea meravigliosa nella mente
          E prima o poi tocca a teeeeee…
          Cavoli amari amari, cavoli amari amari, cavoli amari amari”…

Fiuky & Bucci


LE  NOSTRE PROSSIME  GITE

PROGRAMMA ESCURSIONI ESTIVE 2006

Amici del CEA si è appena conclusa la stagione invernale, che è stata particolarmente seguita ed ha arricchito la società di nuovi amici. Il pensiero corre già al programma delle gite estive 2006. Il 2005 non è stato certamente un anno fortunato per il CEA, due nostri amici sono andati avanti ed ora camminano sulle montagne del paradiso, lasciando nella tristezza tutta la famiglia del CEA. Ad ogni socio che scompare la cordata CEA si accorcia, ma si allunga nell’ infinito, da lassù ci seguiranno in questo nostro programma estivo 2006, che come sempre cercheremo di illustrare brevemente. Nel 2005 se nelle gite alpinistiche abbiamo avuto una buona partecipazione, non così si può dire delle gite facili, dove la partecipazione non ha dato senso e vitalità agli appuntamenti programmati. Il consiglio CEA si è impegnato come sempre a cercare posti nuovi e possibilmente anche belli, anche se ogni piccola vetta ha il suo fascino, ma ciò che rende bella una gita è la partecipazione, la voglia di stare insieme, faticare insieme, gustare quell’aria di vita che offre la montagna. Man mano che si sale, l’aria diventa più leggera, si inspira a sorsi più lunghi per riempirsi i polmoni, il petto si gonfia, i muscoli si stendono, la gioia della piccola o grande vetta entra nell’ animo ed il ricordo rimane per sempre. Camminare in montagna ascoltando la natura o il grande silenzio delle vette, osservare un tramonto o un cielo stellato, un’alba o un fiore raro sono segni della natura che infondono nell’animo un senso di pace, di serenità, di gioia. La montagna insegna ad amare la vita; e amare di più la vita aiuta a viverla più a lungo. Il CEA augura a tutti quelli che ci faranno compagnia in questo programma di gioire di questi sentimenti. Come sempre il consiglio ringrazia di cuore tutti coloro che ci aiutano in sede e nelle gite. Si ricorda a tutti che la sede è sempre aperta e disponibile per tutti quelli che vogliono aiutare nei vari modi; consigliare, criticare proporre idee e gite nuove
 

23/04/2006 – MONTE COMER  (1279 m) 

Viene riproposto il Monte Comer, annullato l’anno scorso per le pessime condizioni atmosferiche sperando di avere più fortuna La “becca” gardesana che s’innalza alle spalle di Gargnano, dalla sua cima si abbracciano incantevoli panorami, l’ampio e luminoso distendersi del lago con il monte Baldo a fare da magnifico sfondo. Gita facile con possibilità di fermarsi al non lontano eremo di San Valentino meta di numerosi escursionisti, oppure al piccolo rifugio dell’A.N.A. di Gargnano.

Inizio escursione: Sasso 546 m. Dislivello: 733 m. Tempo di percorrenza: in salita: 3 h circa. Tempo totale: 5 h circa. Equipaggiamento: media montagna. Difficoltà: la gita è priva di difficoltà tecniche. Trasporto: gita che si effettuerà in pullman se si raggiunge il numero sufficiente, altrimenti in macchina.
 

14/05/2006 – RIVIERA  LIGURE - BORGIO VEREZZI

Partendo da Borgio, ci si inoltra all’interno alla scoperta di quello che ci riserva l’entroterra. Gli itinerari sono due, uno più breve che porta alle frazioni di Verezzi, l’altro più lungo ci farà scoprire la natura, i panorami, le falesie, qualche scorcio tipico, oltre a chiese, ponti romani e altro ancora.
 

28/05/2006 – MONTE ZERBION – 2722 m - Alpi Pennine, Val d'Aosta

Il panorama sulle Alpi Occidentali da questa vetta è eccezionale, tanto da renderla una delle mete più frequentate della Val d’Aosta. La grande piramide color verde scuro chiude l’alta Val d’Ayas a SUD, alle spalle l’ampia distesa di Sant Vincent. Da qui parte la lunga cresta che termina con il Gran Tournalin. Lungo l’itinerario si incontrano dei bassorilievi in pietra che formando una bella Via Crucis; conducono alla vetta sormontata da una grandiosa statua della Madonna.

Inizio escursioni: Antagnod 1594 m. Dislivello: 1025 m. Tempo di percorrenza: in salita 3 h. Tempo Totale: 5 h circa Equipaggiamento: media montagna. Difficoltà: la gita è priva di difficoltà tecniche.
Trasporto: gita che si effettuerà in pullman se si raggiunge il numero sufficiente, altrimenti in macchina.
 

11/06/2006 – PIZZO BACIAMORTI  2009 m (Val Taleggio) - FESTA CEA

E’ la nostra tradizionale festa in montagna e tutti i soci , famigliari e amici sono calorosamente invitati. Più che una festa è un incontro e un ritrovarsi davanti alla nostra cara Madonnina sostando in silenzio e riflettendo anche solo un minuto. E’ da qui che la mente si libera, il corpo si rilassa e il pensiero si innalza fino ad arrivare lassù oltre le imponenti vette, dove qualcuno ci osserva, ci guida, ci protegge.

A mezzogiorno taleggio, polenta e tutto quanto offre il convento CEA presso la baita Cabretondo.  Dislivello:  700 metri circa. Tempo di percorrenza: in salita ore 2,30, in discesa ore 2 circa. Equipaggiamento: media montagna. Difficoltà: gita priva di difficoltà tecniche. Trasporto: gita che si effettuerà con mezzi propri. Pranzo al sacco.

24-25/06/2006 - PUNTA SAN MATTEO - 3678 m

Il San Matteo è sicuramente la montagna più bella e difficile delle “tredici cime”per questo molto ambita dagli alpinisti; la sua fama è dovuta alla sua spettacolare parete NORD. Insieme a tutto il gruppo è stata teatro di aspre battaglie durante la prima guerra mondiale.

Primo giorno: pernottamento al rifugio Berni al passo Gavia 2451 m, raggiungibile in macchina. Secondo giorno: salita di buon ora alla vetta del San Matteo per la vedretta del Dosegu. Dislivello: in salita 1137 metri. Tempo di percorrenza: in salita ore 5-5,30 circa. Tempo di salita e discesa fino alle macchine ore 8/9 h circa. Equipaggiamento: alta montagna, ramponi, piccozza, ghette, imbracatura, moschettoni, casco, sacco lenzuolo, occhiali da neve, guanti. Difficoltà: impegnativa tecnicamente con pendenza nel tratto finale del 45%, lunga e faticosa, necessita di una preparazione adeguata. Trasporto: gita che si effettuerà con i mezzi propri.

 

08-09/07/2006 – GRAN PARADISO- 4061m

Il Gran Paradiso è l’unico “4000” tutto Italiano, compreso in uno dei più antichi e importanti parchi naturali; costituisce, con le montagne che lo circondano, un sottogruppo delle Alpi Graie che confina ad OVEST con la Francia e a SUD con la valle dell’Orco. Come belvedere è eccezionale ;nelle giornate limpide lo sguardo si estende al di sopra della pianura lombarda fino a giungere al Mediterraneo; a NORD il Cervino, il Monte Rosa e la Dent d’Herens; a NORD OVEST i precipizi meridionali del Monte Bianco a SUD OVEST le Barre des Ecrin

Primo giorno. salita e pernottamento al Rif. Chabod 2750 m. Dislivello: in salita 900 m. Tempo di salita: ore 3 circa. Secondo giorno: salita alla vetta del Gran Paradiso. Tempo di salita: 5/6 ore circa. Discesa 8/9 ore circa fino alla macchina. Dislivello: in salita 1350 metri, in discesa 2.250 metri. Equipaggiamento: alta montagna, ramponi, piccozza, casco, moschettoni, ghette, imbracatura, sacco lenzuolo, occhiali da neve, guanti. Difficoltà: tenendo conto del terreno completamente glaciale, dell’alta quota e del dislivello, necessita di una preparazione adeguata. Per alpinisti esperti e ben allenati. Trasporto: gita che si effettuerà con i mezzi propri.

 

16-23/07/2006 – SETTIMANA DI TREKKING IN FRANCIA - BARRE DES ECRINS - DOM DE NEIGE 4015 m

Gioiello del Delfinato le Barre des Ecrin si trovano al centro del parco nazionale degli Ecrin, un’oasi che alpinisticamente non ha nulla da invidiare al Monte Bianco, ma che offre agli escursionisti una natura incontaminata anche per via dei suoi valloni lunghi e isolati, che sono le porte di accesso a ghiacciai e vette.

Difficoltà: per alpinisti esperti e ben allenati abituati a mangiare poco e camminare tanto. Equipaggiamento: alta montagna. Trasporto: mezzi propri. N.B. Per motivi di organizzazione l’iscrizione al trekking deve essere fatta almeno quindici giorni prima della partenza.

 

08-09-10/09/2006 –ANELLO DEL POPERA - (DOLOMITI)- 3046 m

Il gruppo si sviluppa come una bastionata potente e massiccia, che culmina nella massima elevazione di Cima Undici 3092 m. Il Popera non rientra nei gruppi più conosciuti delle Dolomiti; qui assai più che gli aspetti ridenti della montagna, che comunque non mancano, è privilegiata la severità di un paesaggio aspro, che i ghiacciai per millenni hanno modellato nelle mastodontiche masse rocciose. I fianchi del Popera, su cui correva la linea del fronte durante la prima guerra mondiale, furono testimoni di dure battaglie fra italiani ed austriaci. Oggi a distanza di novanta anni migliaia di escursionisti possono conoscere questi luoghi percorrendo uno degli itinerari attrezzati più noti lasciatoci da chi qui ha combattuto la “Strada degli alpini”. Venerdì 08/09: pernottamento al rifugio Berti (1950 m) dopo un’ora di cammino dal Rif. Lunelli (1568 m) raggiungibile in macchina. Dislivello: 362 metri. Tempo di salita: 1 ora circa. Sabato 09/09: Prima tappa dell’anello del Popera: ferrata Roghel fino alla forcella delle guglie, cengia Gabriella al Monte Girala, pernottamento al Rif. Carducci (2297 m). Dislivello: 900 metri circa (con sali-scendi). Tempo di percorrenza: in totale circa 7 ore . Quota massima 2720 m. Difficoltà: ferrata Roghel molto difficile ed atletica, cengia Gabriella mediamente difficile ma lunga. Domenica 10/09: Seconda tappa Rif Carducci – Rif Berti per la Strada degli alpini e ritorno ad Arcore. Dislivello: in salita 500 m circa in discesa 1132 m. Tempo di percorrenza: 6 ore circa.

Difficoltà: mediamente difficile. Equipaggiamento: da alta montagna con attrezzatura per ferrate. Trasporto: gita che si effettuerà con mezzi propri. NOTE Grandiosa escursione circolare che richiede allenamento, doti tecniche ed esperienza di montagna

 

24/09/2006 –PIZ LANGUARD 3261 m - ENGADINA

Famoso per essere uno dei più bei punti panoramici sul gruppo del Bernina, il Piz Languard è molto interessante anche dal punto di vista geologico e morfologico nonché per l’avvistamento di stambecchi. La presenza della seggiovia fino all’Alpe Languard e altri impianti di risalita permettono varie possibilità di escursioni anche con poca fatica.

Dislivello: in salita, dall’arrivo della seggiovia alla cima, 1000 m. Tempo di percorrenza in salita: 3 h circa. Equipaggiamento: media montagna. Difficoltà: la gita è priva di difficoltà tecniche. Trasporto: gita che si effettuerà in pullman se si raggiunge il numero sufficiente, altrimenti in macchina.

 

15/10/06 – PRANZO SOCIALE

Dopo tanto camminare una gita di riposo per tutti. E’ ormai il nostro tradizionale ritrovo cultural- conviviale e “di più”. Per il piacere di ritrovarsi tutti assieme fra nonni, nipoti, alpinisti, pantofolai, vecchi e nuovi soci, amici, simpatizzanti e per quelli che desiderano stare in ottima compagnia. Località da definire. 
Difficoltà:
dipende dalla capacità dei singoli a tavola. 

 

RACCOMANDAZIONI

Ci sono molti modi di mostrare il proprio coraggio, ma affrontare la montagna senza un’adeguata attrezzatura tecnica e vestiario non è il migliore. Specialmente in alta quota dove il tempo cambia rapidamente. Per questo occorre essere sempre adeguatamente attrezzati, bisogna avere nello zaino capi di abbigliamento che permettano di affrontare cali repentini della temperatura, pioggia, nebbia improvvisa, vento e neve. Per effettuare una gita è importante prepararsi moralmente e fisicamente e non scegliere mai imprese al di sopra delle proprie possibilità o lasciarsi trascinare stupidamente dall’ambizione. Rinunciare ad una vetta non è mai una vergogna, si può sempre riprovare, l’escursione non termina in vetta ma quando si arriva alla macchina. La discesa, il più delle volte è più difficile e pericolosa della salita, la stanchezza aumenta ed i riflessi calano. Dovunque vai ricordati sempre di rispettare l’ambiente che ti circonda, non sporcarlo ma conservalo. Portati a casa i tuoi rifiuti. Amalo seriamente e con convinzione, non solo a parole, con i fatti e con il tuo esempio concreto.
“Salite sui monti ma ricordate che coraggio e vigore non valgono nulla senza la prudenza: ricordate che la negligenza di un istante può distruggere la felicità di tutta un vita. Non fate nulla precipitosamente, vigilate ogni vostro passo e fin da principio pensate quale può essere la fine” (EDWARD WHYMPER)

BUON DIVERTIMENTO!!!

N. B.Per una migliore organizzazione delle gite, siamo tutti invitati ad iscriverci e a versare le rispettive quote (costo pullman, anticipo di 20 € per pernottamento nei rifugi) entro il martedì prima delle gite. Ci aiuterete ad evitare contrattempi e spiacevoli malintesi.

RISCHI: Con l’iscrizione alla gita, si accetta esplicitamente, senza riserva il seguente principio: in considerazione dei rischi e dei pericoli relativi all’attività escursionistica ed alla frequentazione della montagna, il partecipante solleva il CEA- CAI ARCORE Sottosezione di Vimercate, gli organizzatori e gli accompagnatori da ogni qualsiasi responsabilità per incidenti e infortuni che dovessero accadergli prima, durante e dopo l’escursione. I coordinatori si riservano di apportare al programma qualsiasi modifica suggerita da motivi tecnici, organizzativi e di sicurezza.

 





La pagina delle comunicazioni

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  CORO CEA

Continuano le prove del mitico coro CEA. Tutti i lunedì alle ore 21 ci troviamo con il maestro Castoldi Luciano, a far vibrare all'unisono le nostre corde vocali. Cerchiamo sempre nuovi elementi per incrementare il gruppo. Chiunque voglia provare l'emozione di cantare insieme sarà il benvenuto.     CORAGGIOOO!!!!


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IL NUMERO DI TELEFONO DEL C.E.A. E' LO 039-6012956, CELLULARE 347-9471002

LA SEDE E' APERTA IL MARTEDI' ED IL VENERDI' DALLE ORE 21 ALLE ORE 22,30


ANNO 2006 - MARZO - N. 166

REDAZIONE: Ornella,  Mario, Filippo, Fabrizio, Giancarlo


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